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Francesco Onda Artista

Nei primi anni di sperimentazione artistica si appassiona alla musica, avvicinandosi alla batteria, studio che porterà avanti negli anni successivi, nel 2012 viene ammesso al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, indirizzo percussioni.

Contemporaneamente allo studio della musica inizia uno studio del disegno nel quale svilupperà in poco tempo una scioltezza stilistica. 

La musica e il disegno resteranno parte integrante e principale del 

percorso artistico, in particolare il disegno utilizzato in modo rapido e ripetitivo a segno unico e tagliente.

Nel 2014 si avvicina alla pratica incisoria, sperimentandone tutte le tecniche, concentrandosi sulla forza del segno, prediligendo particolarmente la tecnica della puntasecca e quella dell'acquaforte.

Contemporaneamente all'incisione inizia la sperimentazione pittorica e da qui il legame con l'incisione che lo porterà a riutilizzare gli stessi strumenti in pittura.

Il processo pittorico prende inspirazione da temi e concetti filosofici, che delineano soggetti ai margini in continua crisi esistenziale, in un eterno limbo tra una vita ormai finita e una morte 

imminente, in contrasto con il riverbero dei segni che li disintegra e li depersonalizza, visioni oniriche e trascendentali, in stretto contatto con un architettura personale e incubi di vita vissuta.

Il gesto pittorico abbatte l'identità instabile, incastra le figure tra un movimento accennato e il blocco muscolare dei lineamenti facciali, osservati, colti nel loro gesto più intimo e recondito, lo svelamento della più sincera forma, un corpo che rende i soggetti inadeguati, incerti, deturpati dal loro stesso essere, il dettaglio stesso ne elimina la più accurata forma rendendoli in continua mutazione, trovando scopo solo nel dubbio.

L'esistenza stessa imbriglia le figure in uno spasmo a metà tra il senso di omologazione e il desiderio più inconscio, di rinnegamento di ogni status e obbligo, il fallimento li evince e li deforma, trovando forma solo nell'isteria.

Il medium pittorico si estende su basi e materiali inusuali, come la plastica, e su basi fotografiche costruendo un progetto concettuale in serie di foto familiari, che rappresentano strappi di vita mai consciamente vissuti, rubando il concetto materiale del ricordo e trasformandolo e deformandolo come realmente ci appare, come sensazione vissuta, che prima o poi verrà dimenticata.

  • finalista . Venicelands Art prize 2019, mostra internazionale d' arte contemporanea Beyond borders 4/12 maggio. 

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  • finalista. Fondazione l'Arsenale Iseo/ Contemporaneamenti/ 21 settembre-27 ottobre 2019.  

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  • mostra collettiva 20 x 20 2020 Palazzo Bortolazzi Arte in Vigolana (Trento) a cura di Silvio Cattani. 2020 

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Pubblicazioni:

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  • catalogo online Venicelands Art prize 2019 Beyond borders​

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  • catalogo cartaceo Fondazione l'Arsenale 2019 Contemporaneamenti

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  • catalogo cartaceo 20 x 20 2020 Palazzo Bortolazzi Arte in Vigolana (Trento) 2020

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